Ad oltre 10 giorni dalla nostra richiesta di interrompere i trasferimenti di dati sensibili verso Google, 47 partiti politici italiani continuano a trasferire illegalmente all'estero i nostri dati personali, alimentando il capitalismo della sorveglianza che li userà per alterare i risultati delle prossime elezioni.
Di questi 47 siti web
- 18 utilizzano ancora Universal Analytics (aka Google Analytics 3)
- 9 utilizzano il nuovo Google Analytics 4
- 22 installano i cookie di tracciatura di Google (entrambe le versioni) prima che esprimiate alcun consenso
- 42 incorporano chiamate verso Google Fonts, trasferendo automaticamente i vostri interessi politici a Google ad ogni prima visita della giornata che effettuate al loro sito
Come preannunciato abbiamo dunque inviato una segnalazione all'Autorità Garante per la Protezione dei Dati Personali, cui abbiamo allegato, oltre ad un CSV riassuntivo, tutte le evidenze raccolte dal nostro osservatorio.
Come sempre, non pubblicheremo l'elenco preciso dei soggetti segnalati, sebbene un'esecuzione del nostro osservatorio automatico distribuito sul dataset realizzato dalla nostra comunità possa rivelare facilmente chi ancora effettui tali trasferimenti.
Tuttavia, vista la delicatezza della questione a meno di due settimane dalle elezioni, suggeriamo a chiunque fosse interessato a verificare la conformità al GDPR del sito di un partito politico senza rischiare di farsi profilare ulteriormente da Google visitandolo, di utilizzare l'ottimo WebbKoll.
Qualora scopriate che i vostri dati personali e le vostre opinioni politiche sono state trasferite illecitamente a Google o ad altre società USA, potete sporgere reclamo presso l'Autorità Garante per la Protezione dei Dati Personali utilizzando questo modello secondo le istruzioni fornite dall'Autorità stessa.
Qualora vogliate condividere con noi la vostra esperienza in merito a tali reclami (o siate curiosi di conoscerci), potete raggiungerci sulla chat della nostra comunità. La chat è raggiungibile tramite due canali:
- Via Matrix: #MonitoraPA:matrix.opencloud.lu
- Via Telegram: https://t.me/monitoraPA
E le PA?
Ad agosto abbiamo anche chiesto a 10.162 Pubbliche Amministrazioni di interrompere i trasferimenti sistematici di dati personali verso Google avviati dall'inclusione nelle loro pagine web di chiamate ai server di Google Fonts.
Moltissime PA hanno accolto il nostro invito, ringraziandoci della segnalazione con risposte come questa:
All’attenzione di: Fabio Pietrosanti, in qualità di referente per la comunità di hacker, attiviste, attivisti, cittadine e cittadini che, attenti a riservatezza, libertà e diritti cibernetici, ha realizzato Monitora PA. Con la presente il sottoscritto XXX in qualità di Responsabile per la Transizione al Digitale, - verificato quanto segnalato, sotto il profilo tecnico; - avviato un confronto tecnico-giuridico con il DPO dell’Ente; - ritenuto che, sebbene la società Google affermi sul proprio sito internet di non raccogliere l’indirizzo IP dei visitatori del sito, non si possa escludere che la raccolta di altri dati di navigazione, uniti a quelli eventualmente già in possesso del fornitore, possa comunque costituire raccolta e trattamento di dati personali; - considerato che non pare potersi escludere un trasferimento dei dati raccolti da Google al di fuori dell’Unione europea, in assenza di garanzie adeguate circa la protezione dei diritti e le libertà degli interessati; - ritenuto altresì che la eventuale raccolta e trattamento di dati personali ad opera di Google sia tale da configurare un comportamento da autonomo titolare del trattamento; comunica di aver provveduto ad interrompere la raccolta dei dati attraverso il proprio sito web attraverso l’aggiornamento del sito internet utilizzando i font in modalità locale in data 09.08.2022 (come da comunicazione da parte del fornitore del servizio). Ringraziandola per la segnalazione, invito la Sua organizzazione a rappresentare eventuali ulteriori fattispecie di trattamento che possano essere in contrasto con la normativa in materia di protezione dei dati personali, con garanzia sin da ora che saranno adeguatamente esaminate e verificate. Distinti saluti
Nella speranza che tutte le PA abbiamo effettivamente interrotto tali trasferimenti illeciti, abbiamo avviato una nuova scansione (ancora in corso) cui farà seguito la consueta segnalazione al Garante dei Titolari che continuano ad operare in violazione del GDPR, perché siano debitamente sanzionati.